BORGOSESIA: LA CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO

Borgosesia, 28 agosto 2024.

a rotta è cambiata. Decisione drastica ma doverosa. Adesso bisogna riprendere l'abitudine alla vecchia strada, quella dei piacevoli anni lavorativi, con  nuove curve alle quali adattarsi.

Piano piano. Come piacevole è stata la visita alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, nel cuore della tranquilla e ventilata Borgosesia nella verde Valsesia. 

La chiesa mostra uno stile ionico con diversi ornamenti che tuttavia non appesantiscono la struttura portante dell'edificio, e facciata a capanna in stile neoclassico che accoglie le statue di San Pietro a sinistra e San Paolo a destra con il libro aperto. 

All'interno un'unica navata con pianta con croce latina, archi a tutto sesto 

Nel dettaglio, sul lato destro la cappella della pietà detta anche cappella dei morti che ha origine nel 1634, costituita da un altare in marmo nero con decorazioni policrome dove emerge la pala attribuita alla Scuola del Sacro Monte di Varallo del XVII secolo. Nel 1701 vengono commissionati i dipinti delle volte, la gloria del Paradiso e le pene del Purgatorio di Tarquinio Grassi e di suo figlio Vitaliano di Romagnano Sesia. Si sono infatti trovate similitudini nella realizzazione degli angeli musicanti con quelli della Chiesa della Madonna del Popolo di Romagnano. A lato si trova la tela del compianto sul Cristo morto attribuita al Martiniolio detto Rocca, la Deposizione attorno al 1640. 

A seguire la cappella di San Rocco con la gloria del Santo e due soggetti che trasportano un malato di peste invocando protezione. 

Di scuola gaudenziana del 500 la Pala della cappella di San Francesco con la volta affrescata da Tanzio da Varallo tentato dal diavolo sotto forma di angelo dalle ali nere. Sotto l'urna di Santa Paolina vergine e martire.

Di notevole interesse la pala di Bernardino Lanino con la Madonna tra gli angeli e i Santi Pietro e Paolo, Apollonia di Alessandria, San Gaudenzio in veste di pontefice. La predella sottostante raffigura la vita dei Santi patroni della Collegiata, S.Pietro e S.Paolo in un periodo in cui la Chiesa non prediligeva solamente la predicazione ma anche l'impatto visivo, attraverso immagini.

Capolavoro dell'arte barocca piemontese la statua di San Giuseppe nell'omonima cappella progettata nel 1688 con decorazioni a stucchi. La statua è in legno dorato attribuita a Francesco Antonio d'Alberto. 

La tela della Crocifissione del Battistero è di Pier Francesco Gianoli mentre sono attribuite a Bernardino Lanino le pale d'altare.

Gli affreschi sono attribuiti a Tanzio da Varallo.

Ci sono tante cose da riscoprire in Valsesia: ogni chiesa conserva opere d'arte pregiate della scuola Gaudenziana e poco alla volta, con la riqualifica di questo meraviglioso territorio, ci si augura di riuscire a immortalare questo patrimonio artistico.