IN VISITA A.... SAN VIDAL

Venezia 4 febbraio 2017
Cari amici, l'argomento di oggi riguarda la Chiesa di San Vidal a pochi passi dal Ponte dell'Accademia nell'omonimo campiello

adiacente a Campo Santo Stefano, non più luogo di culto ma attualmente sede di molti concerti classici barocchi a cura dei virtuosi veneziani, edificio tranquillo e armonioso in cui riposarsi dopo aver camminato e ammirato le preziosità della città più bella del mondo. La chiesa è stata costruita nel 1084, la facciata è di Andrea Tirali. 

 
L'interno contiene la prestigiosa Pala di San Vitale a cavallo, la Gloria di San Vitale realizzata da Carpaccio nel 1514. Un'opera molto elegante in cui si notano figure di santi e nella parte superiore, come in una terrazza, Andrea Pietro, Gervasio e Protasio con il putto seduto con in mano un liuto  mentre sulla cima della pala spicca la Vergine con il bambino e i cherubini. 
 
 
A sinistra dell'altare un'altra opera di notevole interesse raffigura  i santi con l'angelo (forse l'arcangelo Raffaele)  realizzato da Piazzetta 
 
 
a cui segue l'Immacolata di Ricci ispirata allo stile di Piazzetta con la Vergine vestita in azzurro e sul Suo capo una corona di stelle
 
 
Concludo la descrizione del lato sinistro citando l'opera della pittrice Giulia Lama, il Crocifisso con gli Apostoli e San Sebastiano e Rocco del Trevisani
 
 
La parte destra spicca il quadro di Pellegrini  del 1730 San Giuseppe (simbolo dell'alto dei cieli), San Francesco di Paola e il Salvatore in gloria con la colomba dello Spirito Santo
 
a cui seguono le sculture di Antonio Tarsia con l'Annunciazione della Vergine  San Domenico e Santa Rosa. Nella lunetta superiore si può notare l'Assunzione di Vassillacchi
 


 
Non mancano violoncelli, viole e violini rigorosamente custoditi della collezione Garimberti.
 




 
Una visita consigliata per ammirare queste opere e contemplarle con un piacevole sottofondo lieve e romantico di musica barocca seriamente proposta e decentemente suonata, veri virtuosi e interpreti della musica classica, di Vivaldi in modo particolare. Sarebbe bello lasciare più spazio a questo genere di cose e che molti che si credono grandi concertisti, fenomeni da circo soprattutto durante il capodanno imparino veramente la bellezza e la purezza della musica classica.