GENOVA MOSTRA MUNCH IMPRESSIONI

 Per celebrare i 150 anni dalla nascita del pittore norvegese Edvard Munch, Genova ospita presso Palazzo Ducale  

una mostra allestita da Marc Rastellini direttore della Pinacoteca di Parigi.

  munch

Munch e' sicuramente da considerare l'artista dei sentimenti oscuri, con l'ossessione della malattia e della morte accentuatasi dopo i decessi della madre e della sorella per tubercolosi.

 Una delle prime opere visibili e' Dopo il Bagno del 1892 che raffigura una donna chiusa in una sorta di scatola in una scena asciutta e semplificata dove vi sono pochissimi elementi descrittivi. Manca quindi il cosiddetto "sangue del cuore", occorre aumentare l'espressione e cosi' Munch fara' successivamente con un rafforzamento dei colori, in modo particolare del verde e del rosso non ancora in questo caso riconoscibili.

 

L'idea della morte prosegue nelle due stampe degli autoritratti, una sorta di diari visuali molto simili tra di loro con una variazione di chiaroscuro a seconda del tipo di carta utilizzata. Alla base di  una di queste stampe vi e' uno scheletro con a fianco una data premonitrice di morte che avverra' nel 1944.

 

 La voglia morbosa di cogliere l'ultimo respiro, la sofferenza, il tremolio delle mani emerge nell'opera in olio su tela La bambina malata del 1885 in una descrizione dettagliata della bambina morente,la sorella di Munch, nella sala della sofferenza.

 

 L'inquietudine e' evidenziata anche nell'opera Dopo la festa con ombre spesse simili a macchie di sangue nero che incombono su un piccolo gruppo di persone ubriache reduci da una festa. Segue  Tavolo da roulette quest'ultima realizzata da Munch dopo aver visitato il casino' di Montecarlo. Il pittore ha osservato attentamente i giocatori al tavolo verde tesi e concentrati nel posizionare le fiches  cercando di capire la loro passione per il gioco.

  

Nella stanza incisioni dell'anima spiccano quadri e stampe di Madonne e opere che mettono in evidenza passioni femminili, fusioni tra sacro e profano avvolte da pennallate nere inquietanti nella cornice arancione che racchiude spermatozoi neri e forse un feto.  Manca comunque sempre un punto di contatto tra l'uomo e la donna, il loro rapporto secondo la visione del pittore avrà sempre un esito negativo come si può intuire nelle opere Vampiro in cui l'uomo risulta essere sottomesso alla donna, Attrazione dove l'ombra della montagna è simbolo di un rapporto non andato a buon fine, Gelosia e Peccato. 

 

Nella sala del secondo periodo spicca Gli occhi di Omega dipinto  realizzato tra il 1908 e il 1909 durante il periodo di ricovero di Munch in clinica.Ispirato alla storia di Adamo ed Eva, Omega tenta l'uomo portando alla distruzione. 

 

Continuando il percorso della mostra  arrivano via via i colori in una serie di bozzetti e stampe che iniziano con La Storia, raffigurante un anziano pescatore affaticato intento a conversare con un bambino attraverso 11 tele fino ad arrivare ai paesaggi presenti in Tronchi robusti della neve del 1923 che illustra un paesaggio innevato con alberi che sembrano nascondere creature mostruose. La natura attorno a Munch è qui dipinta con forza e colori vivaci. 

 

A mio avviso la mostra merita di essere visitata per poter ammirare in particolare il quadroBagnanti  un olio su tela realizzato tra il 1904 e il 1905 in cui sono ritratte figure di adolescenti nudi a contatto con la forza benefica del mare e del sole. 

 

Non mancano tuttavia scene gentili, tenere e di tranquillità nelle stampe di Linde, il medico oculista primo sponsor di Munch ed i suoi quattro bambini. Vengono inoltre ritratti personaggi famosi del periodo come il sindaco di Oslo, i coniugi Inger, Annie Stenersen  e la signora Meier con colori molto brillanti (verde e blu) e volti più aperti e luminosi.

 

Il percorso espositivo si conclude con Warhol after Munch con le bellissime opere di Andy Warhol commissionategli dalla galleria Bellman di New York. Warhol fornisce un'interpretazione delle opere di Munch  colorando Urlo e Madonne trasformandole in icone pop in modo da trasmettere allegria, facendoci sorridere.

 

Molti visitatori sono stati delusi per non aver potuto ammirare L'Urlo. Secondo me la mostra trasmette il profondo senso di angoscia e di sofferenza di Munch anche attraverso le opere esposte apprezzandone le litografie e le xilografie, i colori impiegati per realizzare i volti delle persone, il mare e gli alberi, quadri insomma che non sono assolutamente inferiori al grido, anzi.