IL VOLO DEGLI AQUILONI

Il Festival Internazionale degli Aquiloni si tiene ogni anno a Ferrara in primavera e richiama appassionati da ogni parte del mondo.

E' noto come Vulandra, si svolge in 5 giorni durante i quali vengono messi in mostra aquiloni acrobatici, con fantastici colori nel cielo azzurro. 

Ho approfittato di questa festa per visitare di primo mattino la città che durante Basso Medioevo e nel Rinascimento sotto il governo degli Estensi è stata trasformata in un centro artistico di grande importanza tale da essere inserita nel patrimonio UNESCO.

Il centro storico di Ferrara raccoglie un numero elevato di monumenti, chiese, palazzi, in modo particolare il Castello Estense a pianta quadrata con quattro torri e un fossato pieno d'acqua e la cattedrale di San Giorgio che risale al XII secolo. Essa presenta una facciata in stile romanico caratterizzata da logge, bassorilievi, statue ed arcate, tuttavia ci sono alcuni particolari in stile gotico costruiti successivamente. Sopra il portale centrale è possibile ammirare la statua della Madonna col Bambino di autore ignoto in stile gotico e la Statua di San Giorgio protettore di Ferrara e le scene del Nuovo Testamento opere dello scultore italiano Nicholaus del 1135 già attivo a Verona nella realizzazione di timpani e lunette della Cattedrale di San Zeno.

A fianco del Castello estense si apre Piazza Savonarola con la statua di Girolamo Savonarola scolpita da Stefano Galletti nel 1875. Non mancano mai durante questi percorsi culturali i cirri sopra questi capolavori che la nostra amata Italia conserva, a rendere ancora più preziosa quest'arte stupenda.

Una delle strutture architettoniche più importanti della città di Ferrara è Palazzo Diamanti in corso Ercole d'Este sede di diverse mostre e della Pinacoteca Nazionale costruito tra il 1493 e il 1503 in blocchi di marmo bianco coperto di rosa con decorazioni d'angolo. Rappresenta uno dei maggiori capolavori del Rinascimento italiano.

E proprio in fondo a Corso Ercole d'Este ho assistito al volo degli aquiloni, è stato un pò come tornare bambini e questo è sempre bello. Gli aquiloni volteggiavano nel cielo, con i loro colori brillanti, sembravano mandare dei segnali di tranquillità, protezione, pace, sicurezza, segnali che ho ricevuto veramente nel faticoso rientro a casa nel cuore della notte.

Erano liberi e trasmettevano voglia di tornare a vivere, quella voglia che ora sembra smarrita in un tunnel buio, senza via d'uscita. Sullo sfondo un cielo azzurro con tante piante verdi, sembrava di avere accanto un pittore impressionista che raccogliesse varie emozioni e invece c'era una semplice fotocamera che catturava i segreti senza svelarli, una verità triste da ammettere, ispirata da una voce che sussurrava parole d'amore. Non c'è cosa più bella dell'unire tra di loro l'arte, la natura, le tradizioni, le feste.

Vorrei tanto essere come gli aquiloni, liberi di volare nel cielo, tra il sole e la pioggia, di fuggire dal male e dai tormenti, dalla notte oscura, di ricominciare da dove ci si è fermati alla ricerca dei sogni perduti senza più voltarsi indietro....