DREAMING....PROMINDOZ

Nemmeno le pedule alte bastavano per sfidare la neve. Con me c'era una persona piemontese anche lei di origine ma valdostana nel suo cuore. E' una delle persone più dolci e gentili che conosca, nel suo cuore c'è Valtournenche proprio come nel mio e sotto la sua guida mi conduce alla scoperta di emozioni fortissime.

Proprio come quel mattino d'inverno quando vidi per la prima volta la frazione Promindoz in direzione Cheneil sulla destra raggiungibile da una piccola strada che oltrepassa una altrettanto piccola e romantica cascata. Sulla mia sinistra la minuscola cappella sommersa dalla neve. 

 

 Non si poteva proprio percorrere il sentiero ma grazie alla Nikon D5000 dotata di lente 70-300mm fu possibile inquadrare una scena deliziosa, candida, pura, armonica. Nonostante il freddo rimasi in silenzio a contemplare lo scenario tutto attorno, era un sogno, una favola d'amore. C'era una catena nella neve ma la sensazione di libertà in quel momento era più forte che mai.

 

 

 

 

 Ritornai a Promindoz in un giorno d'estate sempre del 2018. Era giugno. Il Sole ormai scendeva lentamente verso le montagne adiacenti, brillava la punta Cian. Nell'istante in cui mi collocai dietro la  Chiesetta vidi il Sole filtrare all'interno del Campanile.

 

 E' stato un momento prezioso, di lunghe e indescrivibili emozioni, pura commozione. Mi inginocchiai in lacrime a terra. Ma possibile che dopo 21 anni che frequento questa Valle ancora piango?? Normale, quando si sente che un luogo appartiene al proprio cuore. Pensai solo a una cosa: "Grazie Madre Natura ripaghi sempre le persone che Ti adorano e Ti contemplano". Dio è lì e viaggia con noi. Ho percepito la presenza del mio defunto padre che tanto amava il Cervino, sensazione di grande bellezza. E il cielo si tinse di ondulati e delicati colori.

 

 

 

 

I rami intrecciati tra lo sfondo verde dei prati e la sublime atmosfera

 

 

Ho fatto ritorno recentemente in questa piccola frazione con la mia preziosa amica. Molta meno neve tutto attorno. In lontananza la Maestà pina svetta verso il cielo quasi accarezzato dai rami degli alberi. A momenti non lo scorgevo, contemplavo troppo.

 

 

Grazie ai ramponi questa volta è stato più facile camminare sulla neve e sulle lastre di ghiaccio per pormi a lato della Chiesa alpina immortalandola con il Cervino sullo sfondo alle prime luci del mattino. 

 

 

E' stato un sogno. Finalmente libertà, non c'era la malattia, non c'era la prigionia attuale in cui sto vivendo, ero sola con le mie Nikon, libere di trasmettere amore, soltanto amore

 

 

 

 

 

 

Il mondo che tanto desidero. C'è chi vorrebbe vivere nel lusso, c'è chi ambisce alla carriera, a legami sentimentali assurdi. A me basta questo scenario ed essere nel cuore delle persone che han la fortuna immensa di vivere in questo luogo. Come in una favola, come in un sogno. I sogni vanno inseguiti, i sogni devono continuare come qui, contemplando, sperando in un ritorno imminente, amando....Promindoz.