VIAGGIO A ROMA PARTE II-I Misteri dell'Arte

E' mai capitato a qualcuno di voi di svegliarsi di buon mattino e di cercare la via più rapida per evadere dalla monotonia,

dalla noia, dalle tormentose banalità quotidiane?? Ebbene questa via è rappresentata dalla magia dell'arte e io l'ho percorsa a Roma passeggiando nel centro storico della Capitale tra Piazza Navona, il Pantheon, l'esterno di Montecitorio, la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna e la Chiesa di Trinità dei Monti. Prima però è stata opportuna una visita alla Basilica di San Pietro per iniziare la giornata con un tocco di spiritualità. Ma procediamo con ordine.

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La fotografia qui sopra mostra Via della Concilazione lungo la quale emerge il monumento più famoso del Vaticano, la Basilica di San Pietro coronata dalla cupola di Michelangelo. La Basilica è stata costruita tra il 1506 e il 1626 con progetti di architetti diversi tra cui Bramante, Bernini autore del mirabile colonnato e lo stesso Michelangelo. Lo stile è principalmente rinascimentale e barocco. Vi sono cinque porte per entrare dentro alla Basilica: la porta centrale detta anche Porta del Filarete, allievo di Ghiberti, già autore della porta nord del Battistero di Firenze, è realizzata in bronzo ed è suddivisa in riquadri raffiguranti scene di Cristo in trono, San Pietro e San Paolo.

All'interno della Basilica c'è una grande navata centrale con un pavimento in marmo, decorata principalmente da Bernini e con archi a tutto sesto. Tale navata culmina nel baldacchino di San Pietro, importante struttura architettonica barocca realizzata da Bernini tra il 1624 e il 1633.

Devo confessare che lo stile barocco è lo stile che preferisco perchè proprio come me ricerca sempre qualcosa di stravagante, di bizzarro ed è legato molto all'estro e alla fantasia, tende ad esagerare, mira all'eleganza, tutte qualità tipiche del mio carattere complicato. Quest'alternanza di decorazioni brillanti all'oscurità, la ricerca della meraviglia, l'illusione del sogno entusiasmano la mia mente, i miei pensieri anche se poi i sogni diventano incubi e si infrangono contro una triste realtà.

Ma proseguiamo ancora un pò in questa visita: nella navata destra è possibile osservare la Pietà di Michelangelo, scultura avvolta in una teca a seguito dei danni di un vandalo nel 1972 che ha colpito l'opera più volte con un martello. Si tratta di uno dei primi capolavori dell'allora giovane ventenne Michelangelo tra il 1497 e il 1499.

La visita guidata è stata purtroppo molto rapida e faticosa a causa dei preparativi per l'imminente celebrazione solenne di Pasqua e per la folla numerosa che non permetteva di soffermarsi a lungo sulle opere. Tuttavia è stato possibile uno splendido colpo d'occhio e conseguente click sul soffitto e sulla cupola di Michelangelo che, vista esternamente ed internamente come nelle fotografie qui sotto, regala emozioni a tutti coloro che amano l'arte.

Ed è proprio il gioco chiaro-scuro, la luce che filtra attraverso le scene religiose che sono alla base del tempo che scorre per non perdere un attimo del percorso che ci attende per le vie della Capitale. Una volta fuori da Città del Vaticano procediamo per Piazza Navona, la piazza che ai tempi dell'antica Roma rappresentava lo stadio di Domiziano. Al centro della piazza emerge il capolavoro barocco di Bernini, la fontana dei Quattro Fiumi ossia Nilo, Danubio, Gange e Rio de la Plata. L'attività di Bernini è in forte rivalità con quella di Borromini, autore della chiesa laterale alla fontana. Con semplici ma dettagliate foto spero di trasmettervi le mie emozioni.

Per non abbandonare del tutto il concetto della spiritualità, proseguiamo in direzione del Pantheon, il tempio dedicato a tutti gli dei dell'Olimpo, l'opera che Michelangelo attribuiva agli angeli e non agli uomini. A mio avviso Michelangelo aveva perfettamente ragione.

La prima costruzione si deve ad Agrippa, genero di Augusto, tra il 27 e il 25 a.C. Ci fu successivamente in seguito ad un incendio una ricostruzione tra il 118 e il 125 d.C. ad opera di Adriano. Il nuovo Pantheon presenta una forma circolare con all'esterno una rotonda preceduta da un pronao di 16 colonne in granito egizio. All'interno è possibile visitare i sepolcri di Umberto I e Margherita di Savoia e la tomba di Raffaello posta sotto la Madonna del Sasso di Lorenzetto. Le colonne poste all'interno dell'edificio hanno un colore giallo. Sull'architrave si nota l'incisione con la quale Adriano ha voluto ricordare Agrippa, il fondatore del tempio. La cupola del Pantheon è stata realizzata in calcestruzzo mescolato a tufo. Si dice che all'interno del Pantheon non piova mai, in realtà pare ci siano canali di scolo posti sotto l'oculo che raccolgono la pioggia.

Ma la vera espressione dell'arte romana trova il suo fondamento nella colonna Traiana, innalzata per celebrare la conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano rievocando tutte le scene della guerra lungo il fregio a spirale immortalate con un buon oculare quale il sigma 70-300. Imponente e piena di fascino e di mistero la colonna che si erge al centro del foro tra le nubi del cielo oscuro quasi a esortare a continuare la propria battaglia contro le sofferenze della vita.

Quella sofferente vita che ogni giorno si trascorre accompagnata da quest'arte delicata sembra più leggera da affrontare, più melodiosa, come dire.... più dolce. E a proposito di dolce vita.......

Lasciate andare la vostra mente davanti a queste meraviglie in attimi di magia da tenersi stretti, trovate ispirazione e lasciate parlare la vostra anima attraverso l'arte che preferite, con una fotocamera, uno strumento musicale, un pennello, un marmo, una porcellana, una biro. Dolce davvero la vita tra lo scorrere dell'acqua della Fontana di Trevi che unisce in un unico capolavoro di scultura il classico al barocco uscito dalle menti formidabili di Bernini e degli artisti della fine del 1700 nel trionfo di Oceano trainato dai due cavalli alati a loro volta guidati dai tritoni. Il trionfo dell'acqua dunque, si, l'acqua perchè l'acqua dona dolcezza, calma, delicatezza come quella del mare, come quella del lago, come quella dell'Oceano.

Non sono mancati i ricordi di adolescenza prima di giungere alla Fontana di Trevi : la Chiesa di Santa Maria del Trivio con il sepolcro di San Gaspare del Bufalo tanto caro alla mia nonna che mi manca e che è sempre nelle mie preghiere. La chiesa è affidata ai missionari del preziosissimo sangue di Gesù che speriamo veda il sangue e il dolore che ogni giorno si riversa.

Stanchi ma felici concludiamo il percorso in Piazza di Spagna con la scalinata di Trinità dei Monti. Al centro della Piazza c'è la fontana della Barcaccia scolpita da Pietro Bernini e da suo figlio Gian Lorenzo.


L'acqua fuoriesce dai due sculture a forma di sole con volti umani, da fori circolari simili a bocche di cannone. L'opera risale al primo periodo barocco.

La monumentale scalinata di 195 gradini è stata realizzata per collegare l'ambasciata borbonica spagnola alla Chiesa di Trinità dei Monti nel 1700. Sul lato destro sorge il museo dedicato al poeta inglese Shelley dapprima residenza dell'altro poeta britannico Keats. Anche in questo caso si tratta di un capolavoro dell'architettura barocca, quell'architettura alla ricerca di una prospettiva elegante, monumentale.

I misteri dell'arte dunque racchiudono vari significati nascosti tra l'eleganza, le decorazioni sfarzose, le prospettive immense. Come non amare di conseguenza questo termine che racchiude ogni creatività, ogni forma di espressione che trasmette messaggi di gioia e di pace??