UNA LUCE DI SPERANZA

Venezia, 1 settembre
Settembre finalmente è arrivato, il clima è ancora decisamente caldo ma presto i colori cambieranno e l'arancione

e il rosso trionferanno nuovamente nel pieno dell'autunno ormai alle porte. Sono circa quattro anni che inauguro questo mese con l'evento della Regata Storica di Venezia, un revival della Repubblica Serenissima lungo il Canal Grande.

 

Questo evento include il corteo storico e le regate competitive, il modo migliore per iniziare una bella festa di colori.
 
















 
Il punto migliore a mio avviso per scattare le fotografie (come quelle che vedete sopra) è campo san Vio   una volta scesi dal Ponte dell'Accademia in direzione di Palazzo Venier dei Leoni. Il passaggio delle varie imbarcazioni crea un bellissimo gioco di luce nell'acqua dato dalle decorazioni presenti sulle gondole e l'ondeggiare dei cerchi, un sogno trasportato dalle liete melodie del coro dei gondolieri alle spalle degli spettatori, melodie a volte armoniche che cullano la mente e gli occhi nella dolce e soave atmosfera romantica sul dondolio delle onde. 
 

 
 
L'attesa di due ore in piedi per assistere e fotografare al meglio la sfilata delle gondole non ha impedito di visitare alcune delle bellezze artistiche di Venezia quali la Basilica di Santa Maria della Salute impreziosita dal Sole nella parte posteriore a risaltare il suo corpo ottagonale e la Chiesa di San Zaccaria che ospita al Suo interno l'omonima Pala, un dipinto ad olio su tavola di Giovanni Bellini del 1505. Bellini ha illustrato in questo dipinto una sacra conversazione con la Madonna con il Bambino sul trono, un angelo che suona sul gradino e i santi Pietro Apostolo e Caterina d'Alessandria, Lucia e Girolamo con alcuni richiami a opere di Mantegna e di Piero della Francesca. E' possibile fotografare la Pala di San Zaccaria a condizione di non usare il flash.
 

 

 
La festa prosegue anche a Punta della Dogana con palloncini turchesi quasi in primo piano a incorniciare quell'Arte così suprema e unica al mondo.
 

 
 
Mentre la luce cala, sul far della sera, sulla via del punto di ritrovo del gruppo, ho pensato che nonostante fossero 10 anni ormai che conosco questa città, pur andandoci 4-5 volte all'anno, è sempre come se fosse la prima volta, emozioni sempre uniche, vive, ricordi indelebili di momenti vissuti insieme, di incontri magici, di serate trascorse appoggiando le Nikon sui ponti a cogliere le luci riflesse nei Canali. L'anima si addormentava al sicuro, in un dolce riposo, appagata, come se avesse raggiunto tutto ciò che sognava e che desiderava. Non era così. Presto gli incubi sarebbero tornati. Quella sera del 1 Settembre era brersa la luce: l'arancio predominava nel cielo sopra Venezia, illuminava quelle tenere nuvolette, quei cirri quasi mandati apposta da Madre Natura a rendere l'Arte ancora più preziosa perché potessi ritrovare la speranza e la forza. 
 
 













  Come dice la mamma, sembra proprio vero che ogni volta che fotografo queste scene di tramonti sia sempre più bello. Già, il cielo sopra Venezia.... chissà se forse un giorno questo cielo sarà mio definitivamente, senza l'incubo di tornare indietro, per curare definitivamente il dolore dell'anima, il dolore fisico, per inchinarmi a quest'Arte in questa luce di speranza.... 

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